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La settima giornata internazionale “Fascination of Plants Day” 2024 (FoPD 2024) sarà lanciata, sotto l’egida dell’European Plant Science Organisation (EPSO), da scienziati di tutto il mondo che studiano le piante.
L’obiettivo di questa iniziativa è di affascinare il grande pubblico con le meraviglie del mondo vegetale e di sottolineare l’importanza dello studio delle piante per l’agricoltura e la produzione sostenibile di alimenti, per l’orticoltura, la silvicoltura e la produzione di carta, legname, farmaci ed energia. Un messaggio chiave è anche quello che le piante svolgono un ruolo fondamentale nella conservazione e la protezione dell’ambiente.
Siete tutti invitati a partecipare a questa iniziativa!
Be the director, leading actor/actress, camerman & producer of your own movie and win one of our cash prizes!
The ERA- Net SusCrop is launching a video contest to actively involve EVERYBODY from across the world to reflect, communicate and inspire on ‘what sustainable crop production means to you?’.
The competition is open to EVERYBODY and is supposed to activate multiple groups: school children, students, scientists, farmers/farmer-groups, and any person/group of random enthusiasts, artists (film, circus, music, digital/installation art, …), architects, social media/communication workers, etc.
KEYWORDS to inspire: sustainability, resilience, agriculture, forestry, ecology, crop production, crops, plants, science, nature, climate change, the future
However, we invite any kind of video: be original, think out-of-the-box! What does sustainability in the area of crop production mean to you? How should agriculture look like in the future? Do you practice sustainability procedures in growing crops or ornamental plants in your environment (e.g. your garden or balcony)?
More information on the different categories, prizes, eligibility conditions and selection criteria can be found on: https://www.suscrop.eu/video-contest-2022
We look forward to receiving your video!
10:10 Presentazione della Riserva Naturale Biogenetica di Vallombrosa e delle attività del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità. Comandante del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità di Roma (Colonnello Raffaele Pio MANICONE)
10.30 Presentazione del Progetto LIFE MycoRestore (Dr. Alvaro PEIX e Dr. Gianni DELLA ROCCA)
10.50 Università di Firenze: Marciume radicale in Abete bianco a Vallombrosa: stato dell’arte e possibilità di biocontrollo (Prof.ssa Luisa GHELARDINI)
11.10: Coffee break
11.30 Università di Torino: Biodiversità dei macromiceti in Vallombrosa (Prof. Alfredo VIZZINI)
11.50 Università di Pisa: Funghi del genere Trichoderma come agenti di biocontrollo (Prof.ssa Sabrina SARROCCO)
12.10 Life MycoRestore:
CNR-IPSP Torino: Funghi ectomicorrizici: aspetti ecologici e biologici (Dr.ssa Antonietta MELLO)
Universidad de Valladolid: ‘La Seca’ in Spain an emerging complex phytopathology (Prof. Julio DIEZ)
CNR-IPSP Italia: Protezione dei castagneti dal mal dell’inchiostro mediante risorse micologiche locali (Dr.ssa Angela FRASCELLA)
13.00 Celebrazione del 30° Anniversario del programma of LIFE + Celebrazione del ‘Fascination Day of Plants’
Le piante possono essere le nostre prime alleate per affrontare le emergenze globali. Sappiamo che hanno la capacità di fissare l’energia luminosa, di ridurre l’anidride carbonica e di liberare ossigeno nell’atmosfera. Ma non solo. Se andiamo a indagare in profondità, nelle loro parti più nascoste, troviamo molto altro. Le piante vivono con invisibili comunità microbiche composte da milioni di organismi diversi. Batteri, archea, virus, funghi, artropodi, ecc. Un vero e proprio microbiota. Questi organismi abitano attorno alle loro radici e colonizzano molti dei loro organi, dalle foglie ai frutti. Possiamo dire che da quando le piante sono emerse dalle acque, 470 milioni di anni fa, non sono mai state sole. Hanno sempre intrattenuto relazioni tanto segrete quanto preziose, per loro e per l’ambiente. Dalla nascita dell’agricoltura, 10.000 anni fa, gli esseri umani non hanno mai considerato la presenza di questo invisibile sistema microbico. Studiare il microbiota delle piante,
decifrarne non solo i componenti ma anche le funzioni è una delle attuali sfide della
ricerca. Un’altra grande sfida è quella di prendere ispirazione dalle piante per progettare macchine che ci possono far vivere meglio. Si chiama robotica bioispirata ed è la disciplina che ha permesso realizzare il plantoide, un robot pianta in grado di riprodurre il comportamento delle radici. O di inventare materiali multifunzionali che ci permettono di interagire sempre di più con l’ambiente, per ridurre il consumo energetico. Le applicazioni di questo tipo di ricerca sono molteplici, vanno dalla medicina all’archeologia. In futuro, la robotica e l’intelligenza artificiale offriranno soluzioni concrete per proteggere il clima e la biodiversità? Ci saranno robot interamente biodegradabili? Ci aiuteranno a monitorare e contrastare l’inquinamento? E gli studi sul microbiota delle piante come
potranno essere fonte di ispirazione?
Conoscere e usare le piante per migliorare la qualità della vita: il recupero delle varietà antiche coltivate (le piante alimentari spontanee, il giardino sensoriale, i servizi ecosistemici).
L’ iniziativa ha l’obiettivo di avvicinare i giovani all’agricoltura, alla sostenibilità delle produzioni alimentari e alla ricerca nel settore agro-alimentare per comprendere il ruolo fondamentale degli Istituti Tecnici Agrari. Le nuove generazioni, nate e cresciute in ambiente urbano, spesso ignorano l’origine degli alimenti, non conoscono il mestiere dell’agricoltore, non colgono il rapporto esistente tra agricoltura, ambiente, alimentazione e salute.
Attività:
Visita guidata: oliveti, vigneti, serre e orti dell’azienda agraria “G. Garibaldi”
Laboratori didattici: fiori, semi, piante …. il fascino della natura e dell’agricoltura.
Esperienze sensoriali: assaggio dell’olio e di altri prodotti a km 0.
Destinatari: scolaresche Scuole Secondarie di I grado
L’evento prevede due momenti consecutivi:
– dapprima una breve visita guidata del GFA, con osservazione del paesaggio, racconto e raccolta di campioni di specie vegetali autoctone;
– poi una esperienza pratica di identificazione delle specie vegetali con l’ausilio della proiezione dei particolari ingranditi delle specie raccolte e di guide per il riconoscimento della flora.
Trattandosi di un luogo di montagna, si consiglia di indossare un abbigliamento comodo, portare con sè una giacca a vento, un pile e un cappello. La passeggiata sarà agevole e adatta a tutti.
Foglie verdi di spinacio sono pesate e frantumate con mortaio e pestello in presenza di sabbia di quarzo fine. Durante la frantumazione delle foglie si aggiungono alcuni mL di etanolo 95% ad uso alimentare (in proporzione 1:10 peso/volume). L’omogenato viene filtrato in un cilindro di plastica con filtro di carta ed imbuto. Parte del filtrato viene trasferito in una provetta Eppendorf ed usato per l’analisi cromatografica su strato sottile.
Tramite un capillare di vetro si depositano 20-30 gocce di liquido su una lastrina di gel di silice, che viene successivamente posta in una cameretta cromatografica saturata con una miscela di etere di petrolio:isopropanolo:acqua distillata (100:12:0.25). A fine corsa, la lastrina viene rimossa e si osserva la ripartizione dei pigmenti (dall’altro verso il basso: caroteni-clorofilla a-clorofilla b-luteina+zeaxantina-violaxantina-neoxantina)
Si mettono 4 o 5 foglie di cavolo rosso tagliate a fettine in un contenitore con acqua calda riempito fino a metà e si lasciano a bagno per 10 minuti, finché l’acqua non diventa rossa-violacea e poi si aggiunge acqua fredda per far raffreddare il tutto più velocemente (eventualmente si può già preparare l’estratto prima). Si filtrano i pezzi di foglia con un colino e si versa il liquido ottenuto in 9 coppette di plastica trasparente/bicchieri, avendo cura di versarne la stessa quantità per ciascun recipiente. Si aggiunge poi un cucchiaino per ciascuna coppetta dei seguenti reagenti: aceto, bicarbonato di sodio, detersivo per piatti, succo di limone, latte, tè nero, tè verde, dolcificanti sintetici, bevanda gassata. L’estratto del cavolo rosso cambierà colore a seconda se si tratta di un reagente basico, acido o neutro.
Il Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche (DEB) dell’Università della Tuscia, in collaborazione con l’Orto Botanico “Angelo Rambelli”, organizza Sabato 28 Maggio dalle ore 10 alle ore 12 presso l’Orto Botanico un incontro didattico-divulgativo per illustrare le proprietà delle piante nel promuovere e migliorare la nostra salute e il nostro benessere psico-fisico. Il programma prevede brevi interventi di docenti del DEB e di altri esperti. Verranno organizzate attività ludico-educative per bambini per avvicinarli alle meraviglie del mondo vegetale e visite guidate all’interno dell’Orto Botanico.
Il programma dell’evento sarà disponibile ai seguenti link:
http://www.unitus.it/it/dipartimento/deb
http://www.ortobotanico.unitus.it/index.php/en/news
I partecipanti (studenti universitari, adulti) saranno coinvolti in attività multidisciplinari connesse alle piante spontanee delle praterie permanenti di montagna nell’ottica di salvaguardare e valorizzare la biodiversità vegetale, promuovere il territorio montano e sviluppare nuove filiere. Durante la giornata, mediante relazioni orali ed un’escursione guidata, si avrà l’opportunità di conoscere diversi aspetti della filiera delle piante eduli in tutte le sue parti, dalla gestione della prateria permanente, alla conoscenza delle specie botaniche, alle tecniche di raccolta e di trasformazione delle piante, fino alla fase finale della valorizzazione in cucina.
Su prenotazione
Ruolo della scienza nel mitigare gli effetti della crisi climatica sulla produzione cerealicola
Presentazione del volume a più voci “Trees in Literature and the Arts. Humanarboreal Perspectives in the Anthropocene”. Introducono la presentazione le curatrici Carmen Concilio e Daniela Fargione e dialogano con alcune autrici e alcuni autori dei vari contributi del volume che tocca i cinque continenti e varie lingue e culture del Mondo.
I ricercatori del Dipartimento di Bioscienze e Territorio presentano, con attività teorico-pratiche, un approccio multidisciplinare per la mitigazione dello stress salino su piante di Lactuca sativa.
Open day dei laboratori: ricercatori e neolaureati accompagneranno il pubblico interessato all’interno dei laboratori e racconteranno, anche attraverso dimostrazioni sperimentali, la propria attività di ricerca
Verrà realizzata una giornata divulgativa rivolta alle scuole, articolata in due percorsi differenziati. Per le scuole primarie e secondarie di primo grado sarà realizzato un percorso dal titolo “Dove crescono le piante? Nel suolo, ma anche fuori!” che prevede un laboratorio didattico sulla conoscenza del suolo e una visita agli impianti di coltivazione fuori suolo. Per le scuole secondarie di secondo grado verrà realizzato un percorso espositivo dal titolo “Le piante ortive ieri e oggi” che illustrerà le attività di salvaguardia delle varietà tradizionali di specie orticole campane e alcune tra le più moderne tecnologie digitali per l’agricoltura.
Si utilizzano foglie verdi di piante Dicotiledoni e Monocotiledoni. Sulla pagina inferiore viene applicato uno strato sottile di smalto per unghie trasparente. Si fa asciugare e successivamente si applica sullo strato asciutto un pezzo di scotch trasparente che poi viene rimosso.
Lo scotch viene posto su di un vetrino portaoggetto ed osservato al microscopio ottico a diversi ingrandimenti. L’esperimento può essere condotto anche con piante sottoposte a stress idrico per vedere la differenza nel numero di stomi chiusi ed aperti.
L’attività che intendiamo proporre per questa edizione del Fascination of Plants Day 2022 è indirizzata a tre classi della scuola primaria (classi quarte)
L’attività sarà realizzata mediante:
– Allestimento di materiale diversificato (spighe, semi e farine di mais) per poter spiegare il concetto della biodiversità
– Utilizzo di stereomicroscopio per l’osservazione di semi con riferimento particolare al tessuto di riserva e all’embrione da cui partiremo per parlare della crescita della pianta. Campionamento di embrioni di mais.
– Esposizione di piante in vaso (mais e frumento) e in pieno campo (frumento) per osservarne il ciclo colturale.
– Presentazione orale delle origini del mais e del suo arrivo dal Nuovo Mondo fino ad arrivare alle potenzialità d’uso attuale.
Sono proposte iniziative per tutte le età in un contesto di Open Science: conversazioni scientifiche, visita guidata in notturna, sketching botanico e laboratori, con particolare attenzione ai bambini. Di particolare interesse in un ambito di Citizen Science, la partecipazione del pubblico generico ad un esperimento di esplorazione multisensoriale (visiva, olfattiva e tattile) su una selezione di specie officinali selezionate.
Ogni giorno l’Orto sarà aperto dalle ore 16 per visite e sarà proposto un seminario divulgativo in prima serata. Saranno stabiliti due temi guida principali:
1) Fitorimedio
2) Forestazione
3) Alimentazione e benessere
In una saletta dell’Orto Botanico saranno ospitati i “poster” di attività scientifiche realizzate da Università, CNR e aziende nel campo vegetale e green. Questi soggetti saranno chiamati a contribuire con comunicazioni e attività parallele.
Sabato 21 e Domenica 22, saranno organizzati laboratori e attività aggiuntive durante tutta la giornata.
Il museo festeggia il Fascination of Plants Day con due giorni dedicati al mondo delle orchidee con una mostra di specie tropicali nella serra espositiva del museo, un mercato di orchidee botaniche e ibride curato dai più importanti coltivatori, con conferenze, laboratori e visite guidate speciali su questa affascinante famiglia.
Inoltre, in occasione della Giornata Internazionale della Biodiversità (22 maggio 2022), si parlerà di minacce e conservazione delle orchidee spontanee in un pianeta che cambia, con esperti della Fondazione Museo Civico di Rovereto e dei Kew Gardens di Londra.
Su prenotazione: https://www.ticketlandia.com/m/muse-trento
Postazioni in Orto Botanico
I botanici bolognesi raccontano ai visitatori le loro ricerche con esperimenti, osservazioni, esposizioni,
Durante la salita su strada sterrata da Chialamberto, Frazione Cossiglia 850 m, alla Borgata Urturè 1400 m, si conosceranno gli alberi del castagneto prima, della faggeta poi e infine del lariceto. Oltre alla flora forestale si osserveranno in particolare i licheni che vivono sugli alberi. I licheni sono degli organismi simbionti del tutto particolari, semisconosciuti e insoliti ai più, ma entravano già nella formulazione dei preparati per la conservazione delle mummie egizie … sono un componente di importanti profumi, come Chanel n. 5 … alcuni sono commestibili, altri medicinali, altri … tossici, o mortali.
Pranzo al sacco alle ore 13 presso la Borgata Urturè, poi visita ai dintorni (piante officinali, incisioni preistoriche, …). Dalle 16,30 ritorno da strada sterrata, o sentiero.
Percorso adatto a tutti coloro che possono camminare per qualche oretta a passo tranquillo.
12.5.2022, Visita serotina con brindisi, in collaborazione con Slow Food Chieti
16-20.5.2022, Botanici in erba: Percorsi guidati per le scuole tra le piante che ci alimentano, ci curano e ci fanno belli come fiori
16.5.2022, La filiera del miele e i caratteri organolettici. Seminario e laboratorio con degustazione (relatore Carla di Michele)
18.5.2022, seminario online Ud’AScienza: Dialogo semiserio sull’uomo affascinato dalle piante (relatore Luigi Menghini)
20-22.5.2022, SBI-odiversità, corso per imparare a determinare le piante, in collaborazione con la Società Botanica Italiana
I cereali sono la base di quasi tutti i sistemi alimentari delle culture umane. Questo fatto ha implicato una nostra forte dipendenza nei confronti dei raccolti agricoli ed una spinta costante all’utilizzo di varietà e cultivar chessero buona produttività e resistenza alle avversità.
Il laboratorio propone la possibilità di conoscere da vicino caratteristiche e curiosità delle piante utilizzate nelle culture cerealicole.
Su prenotazione.
L’escursione che interessa il versante nordorientale del vulcano inizia da piano Provenzana toccando Monte Nero, Timpa Rossa fino alla Grotta dei Lamponi e permetterà di osservare la flora altomontana dell’Etna , con i suoi numerosi endemismi, alcuni noti come la betulla dell’Etna o l’astragalo siculo e altri meno noti, ma tutti adattati alle peculiari condizioni ambientali di un’alta montagna con suoli in continua rigenerazione per l’attività vulcanica. Anche le comunità vegetali, come i boschi o la vegetazione pulvinare, sono di grande interesse e indicatrici delle peculiari condizioni ambientali che variano su un esteso gradiente altitudinale Raduno degli escursionisti nel piazzale di Piano Provenzana.
L’escursione è rivolta a tutti, la lunghezza del percorso andata e ritorno è circa 11 km con salite moderate, di difficoltà media (durata 7 ore circa soste comprese). Equipaggiamento consigliato: scarpe da trekking, abbigliamento a strati, cappellino, colazione a sacco, acqua.
ingresso libero fino a esaurimento posti
su prenotazione
The University of Catania – Department of Biological, Geological and Environmental Sciences -organized a conference on monumental trees of the Etna area. This region, despite the anthropic and volcanic disturbance, has a heritage of monumental trees with record-breaking specimens. The specimens surveyed on the volcano were illustrated during an excursion highlighting their botanical species, size and location in the context of the surrounding vegetation, volcanic events and the cultural heritage they represent. The most conspicuous and interesting trees, such as the 7 centuries old ‘Ilice di Carrino’ (Quercus ilex) or the ‘Cerro di Monte Fontane’ and others less known were commented during the walk.
Costruiamo micro-orti colorati per indagare il legame tra piante e acqua, sperimentare l’importanza di questo elemento nella loro crescita e discutere della relazione tra mondo vegetale e ambiente.
Realizzato nell’ambito del Programma di diffusione dalla cultura scientifica sui temi dell’agroalimentare e della bio-economia, in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche – Dipartimento di scienze bio-agroalimentari.
Attività su prenotazione inclusa nel biglietto di ingresso. Prenotazione obbligatoria – http://www.museoscienza.org
Durata: 45 min
Target: famiglie (età consigliata + 9 anni)
VISITE GUIDATE E ATTIVITA’ DIDATTICHE
14 e 19 maggio 2022, 14:00-18:00
Campo dei Fiori: Giardino Montano Tomaselli, vetta Paradiso, Forte d’Orino
Visita guidata dal Prof. Bruno Cerabolini – Università dell’Insubria
16 maggio 2022, 09:00-12:00
Villa Baragiola
Visita al parco guidata dal Prof. Bruno Cerabolini – Università dell’Insubria 21 maggio 2022, 14:00-18:00
Villa Mylius
Visita guidata dal Prof. Antonio Montagnoli – Università dell’Insubria «divertiamoci con le piante» attività didattiche curate dal Laboratorio di Fisiologia
Vegetale dell’Università dell’Insubria
ingresso libero
su prenotazione
Escursione didattica presso Rocca di Novara (1340 m) che è una delle montagne più alte dei monti Peloritani,
sita tra i comuni di Novara di Sicilia e Fondachelli-Fantina. Lungo il sentiero si potranno ammirare diversi
paesaggi del territorio Pelortiano. Il rilievo calcareo di Rocca Novara (detta anche Rocca Salvatesta) ospita rari
lembi di leccete (Quercus ilex) basifile, specie tipica della macchia mediterranea, dove sono presenti anche rari
esemplari di carpino nero (Ostrya carpinifolia). Inoltre, durante l’escursione sarà possibile osservare la
vegetazione tipica delle rupi/ghiaioni a elicriso (Helychrysum italicum). In questo territorio di notevole
rilevanza è la flora casmofita (piante rupestri che vivono nelle fessure o nei crepacci delle rocce) a fare da
padrona, la quale comprende Aubrieta sicula, Saxifraga callosa e Daphne oleoides che qui trovano la loro
unica stazione peloritana. L’escursione è rivolta a tutti, la lunghezza del percorso è circa 8 km, di difficoltà
media (durata 4 ore circa). Equipaggiamento consigliato: scarpe da trekking, abbigliamento a strati, giacca a
vento, crema solare, cappellino, pranzo a sacco, acqua.
L’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante – Consiglio Nazionale delle Ricerche, propone una rassegna fotografica nell’ambito della difesa delle piante, delle interazioni tra piante e microrganismi, e dei sistemi sostenibili innovativi per la protezione e la sorveglianza di boschi e campi coltivati. Le foto saranno raccolte dai ricercatori presenti nelle diverse regioni in cui l’istituto ha sede (Piemonte, Lombardia, Toscana, Campania, Puglia), e riguarderanno le linee di ricerca passate ed in corso.
La rassegna verrà presentata in diverse modalità a seconda delle sedi e delle disponibilità di spazi: come slide show su Youtube, come mostra fotografica, come corredo di laboratori e attività divulgative.
Sarà possibile collegarsi alla rassegna completa tramite un link facilmente raggiungibile con smartphone utilizzando un apposito QR.
Dibattito aperto sugli esiti del monitoraggio cittadino svolto sulla costa molfettese da 6 anni a questa parte con la metodologia della citizen science ed in collaborazione tra IBBR-CNR-Bari ed i cittadini volontari dell’Osservatorio del Mare a Molfetta (OMM)
Le specie prevalentemente monitorate sono la pianta marina, Posidonia oceanica e la microalga tossica, Ostreopsis ovata.
Il dibattito prenderà spunto dai seguenti articoli scientifici pubblicati in collaborazione tra IBBR-CNR e OMM:
de Virgilio et al., 2020. A first attempt of citizen science in the genetic monitoring of a Posidonia oceanica meadow in the Italian Southern Adriatic Sea. Journal for Nature Conservation,. vv https://doi.org/10.1016/j.jnc.2020.125826
de Virgilio et al., 2021. Citizen science in the monitoring of Ostreopsis ovata blooms in southern Italy: A five-year study. Marine Pollution Bulletin. https://doi.org/10.1016/j.marpolbul.2021.112981
L’evento è rivolto a studenti, docenti e cittadini.
La transumanza è un attraversare la terra, un andare al di là di essa: una migrazione stagionale; l’origine della parola stessa si lega alla terra, all’humus.
A maggio, ogni anno, i margari della Valle d’Aosta intraprendono il loro viaggio verso la Valle del Lys. Nello spostamento delle mandrie, l’uomo stesso si mobilita: la transumanza diventa quindi rito, festa, fatica. È un percorso che gli artisti di Casa Walser hanno deciso di seguire, spostando le loro opere dalla città verso il villaggio di Hòbelté.
Ciò che le accomuna è la ricerca di un linguaggio con cui avvicinarsi al mondo vegetale, attraverso la registrazione fotografica di spazi delimitati dall’uomo in cui la natura è libera di modificarsi spontaneamente; oppure attraverso la manualità dell’artista nel ricreare in marmo le foglie di aloe.
Si tenta di entrare nel ciclo vita-morte della pianta, aggiungendo ad essa creazioni in resina, come per rigenerare qualcosa che è destinato a morire; oppure trasformando l’immagine della pianta in una scultura ornamentale.
Da un lato c’è la cura nel voler dare un nome alle piante spontanee cittadine che vivono tra i sanpietrini e le fessure, dall’altro invece l’attenzione verso la vegetazione che abita il residuo, il luogo marginale.
Come si riconoscono le diverse tipologie di frutti? Tra varietà di forme, consistenze, dimensioni e colorazioni, i partecipanti impareranno a destreggiarsi tra drupe, bacche, falsi frutti e frutti composti. Un’ attività per riflettere anche su quali siano le diverse strategie che le piante utilizzano per disperdere i semi!
Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione Europea nell’ambito dell’accordo di sovvenzione Marie Skłodowska-Curie no. 101007738.
L’evento è incentrato sull’impollinazione e in particolare sulle relazioni ecologiche che si manifestano tra piante a fiore e insetti. Una specifica mostra fotografica sarà inaugurata in occasione dell’evento ma sarà visitabile anche nei mesi estivi. La mostra si sviluppa lungo i sentieri dell’Orto Sylvatico (ex Giardino botanico “Flora ernica”) e sarà illustrata dall’autore delle foto durante la visita guidata. Altri esperti botanici ed entomologi dell’associazione Sylvatica contribuiranno all’iniziativa arricchendo di contenuti la presentazione.
Mostra che segue il corso delle stagioni, che accompagna il trascorrere del tempo, che muta prospettive, colori, luci e ombre, come un giardino. Il progetto espositivo, distribuito nelle sale storiche del Castello e nei sei ettari del Parco all’inglese che lo circondano, è stato immaginato come un cammino ideale lungo un anno dove le opere in mostra cambiano con il variare delle stagioni.
La mostra, a cura di Paola Eynard e Roberto Galimberti, si sviluppa attorno al concetto di abbecedario: un “ABC” del giardino, in rigoroso dis-ordine alfabetico, secondo le parole e i pensieri di Paolo Pejrone, ma soprattutto una riflessione profonda e intima su temi come la luce, l’ambiente, la calma, i dubbi, le speranze, le sfide che il mondo contemporaneo offre al rapporto tra uomo e ambiente.
Per tutti. Ad ogni bimbo verrà consegnato un kit didattico incluso nel biglietto.
Su prenotazione.
Il pubblico potrà toccare con mano l’estrema variabilità genetica dell’orzo e le sue variegate caratteristiche.
Tra le attività previste per il Fascination of Plants Day non poteva mancare l’orzo, originario della Mezzaluna Fertile, la cui coltivazione spazia dai rilievi del Tibet alle aree calde e siccitose vicine ai deserti.
La sua capacità di adattamento a molteplici condizioni pedoclimatiche proviene dall’enorme agrobiodiversità che caratterizza il genoma della pianta, il quale funge da modello anche per altri cereali più complessi. Ma non solo. La diversità genetica di questa specie può essere sfruttata anche per ottenere nuove varietà,in grado di affrontare il cambiamento climatico e impiegate in una nuova agricoltura sempre più sostenibile ed ecocompatibile.
Il processo di domesticazione dell’orzo inizia nel Neolitico, con una selezione di caratteri favorevoli che ha portato alla trasformazione della specie selvatica in una coltura agraria fondamentale per l’uomo fin dall’antichità – si pensi che la parola con cui erano conosciuti i gladiatori romani, “hordearii”, o “uomini d’orzo”, deriva proprio da Hordeum, nome scientifico di questo cereale, che era comunemente consumato dai gladiatori come alimento.
I suoi utilizzi sono molteplici e la conoscenza della sua grande diversità genetica risulta fondamentale per ottenere varietà con caratteristiche precise in funzione degli alimenti da produrre. Per esempio, per la produzione del malto da birra si ricercano varietà con un certo livello di proteine, zuccheri e metaboliti secondari, per il suo consumo diretto si impiegano orzi nudi, mentre per ottenere il foraggio si ricerca un orzo privo di reste per non irritare l’apparato boccale del bestiame.
Nell’ambito di questa exhibit, il pubblico potrà toccare con mano l’estrema variabilità genetica dell’orzo attraverso la collezione Oregon Wolfe Barley (OWB) e le sue variegate caratteristiche, che saranno illustrate e raccontate nel contesto della storia evolutiva di questo cereale.
10:30-12:30 Percorso autoguidato con Kit di osservazione
Visitare l’Orto Botanico in maniera differente.
Ai partecipanti sarà consegnato un kit per poter esplorare e conoscere ambienti e piante in totale autonomia.
15:30-17:30 Visite guidate per adulti:
Il percorso si sviluppa attraverso alcuni habitat caratteristici del territorio lombardo, ricostruiti per fini divulgativi e di ricerca all’interno dell’Orto Botanico.
Si analizzeranno le peculiarità di questi ambienti e l’importanza di tutelarli e conservarli al fine di mantenerne la ricchezza floristica e faunistica.
Due giornate di lavori organizzati a cura della Sezione Regionale Piemonte e Valle d’Aosta e del Gruppo per la Floristica, Sistematica ed Evoluzione della Società Botanica Italiana onlus.
In considerazione della crescente richiesta di acquisizione di competenze specifiche per le ricerche floristiche sul campo, e l’identificazione delle specie vegetali, la società Botanica Italiana organizza un’attività di divulgazione delle scienze botaniche, condivisa a livello nazionale. Due giorni di intensa attività, sincroni in tutta Italia, rivolti agli studenti delle lauree magistrali, dottorandi, insegnanti delle scuole, professionisti del settore ambiente per approfondire ed affinare la teoria e la pratica dell’identificazione delle piante. È prevista una prima giornata di lezioni teoriche online erogate a livello nazionale. Nella seconda giornata, si prevedono attività sul campo e in laboratorio, con raccolta e identificazione di piante vascolari, seguite dai tutor locali afferenti alle Sezioni Regionali.
I molteplici servizi ecosistemici che le piante ci offrono a nostra insaputa, dalla mitigazione del clima al sequestro di CO2, alla fitodepurazione saranno i temi centrali dell’evento. Attraverso la scoperta delle meraviglie botaniche custodite dall’Orto Botanico dell’Università di Parma sarà introdotta e affrontata la tematica principale, avvalendosi tra l’altro di percorsi botanici dedicati, di poster e osservazioni di strutture vegetali allo stereo-microscopio. Particolare attenzione sarà dedicata ad introdurre al pubblico gli adattamenti e i servizi offerti dalle piante acquatiche. Per tutta la giornata saranno presenti ricercatori e docenti dell’Ateneo di Parma che si occupano di tematiche legate al mondo vegetale. L’iniziativa è aperta alla intera cittadinanza e agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado.
Conferenze in Orto Botanico
in occasione dei 500 anni dalla nascita di Ulisse Aldrovandi i botanici bolognesi mettono in risalto l’opera di Aldrovandi con una serie di conferenze che fanno emergere l’eredità scientifica che tuttora permea le attività di ricerca presso l’Ateneo Bolognese.
Piante, animali e biodiversità in pericolo
A caccia negli habitat ricreati all’Orto Botanico scopriremo piante e animali con caratteristiche uniche
Chi saprà creare le piante con gli adattamenti più ingegnosi per colonizzare pianeti inesplorati?
L’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante – Consiglio Nazionale delle Ricerche, propone un laboratorio/attività per bambini e ragazzi sul mondo delle piante, le forme che si incontrano, i colori che le compongono, gli odori che le caratterizzano e i legami che ci sono tra le piante, l’ambiente e gli altri organismi, anche quelli che non si possono vedere, i microorganismi, che svolgono un ruolo fondamentale per il mondo vegetale e gli ecosistemi, nel bene e nel male.
All’attività proposta faranno da cornice alcune foto della rassegna fotografica che verrà presentata sempre dall’IPSP e a cui sarà possibile collegarsi per la versione completa tramite un link facilmente raggiungibile con smartphone utilizzando un apposito QR.
Verranno esposte le migliori fotografie scattate dagli studenti e dalle studentesse dell’insegnamento di
Biologia e Diversità Vegetale del corso di studio Scienze Biologiche (Università di Torino) selezionate
all’interno di un contest fotografico organizzato in occasione del Fascination of Plants Day 2022.
Nel 2050 la terra ospiterà fino a 9,8 miliardi di abitanti. Per far fronte alle crescenti esigenze in termini di risorse alimentari ed alla necessità di ridurre l’impatto ambientale e contrastare il riscaldamento globale è necessario ripensare a ciò che mettiamo nel piatto. In quest’ottica trovare sorgenti alternative di nutrienti ad alto valore biologico è fondamentale per ridurre l’impatto ambientale della filiera alimentare. Inaspettatamente i semi e le foglie di alcune piante poco conosciute in Europa possono essere una valida sorgente di nutrienti. La Moringa oleifera, un albero originario dell’India noto anche come albero del rafano, la lenticchia d’acqua, una pianta acquatica che generalmente ritroviamo sulla superficie degli stagni, i semi della canapa ed il teff, uno pseudo cereale etiopico, sono tra i nuovi ingredienti di origine vegetale che verranno presentati per le loro proprietà ed utilizzi.
Capire il passato, interpretare il presente e immaginare il futuro.
Cosa coltivavano i sumeri e cosa coltiveranno i marziani? Il PWA Lab studia la struttura e le funzioni delle piante da diversi punti di vista: anatomia, ecofisiologia, dendroecologia, paleobotanica, ecologia ed evoluzione. In questo evento seguiremo un percorso dalla storia delle piante nel passato alle strategie di adattamento messe in atto dalle piante in ambienti extra-terrestri con particolare riferimento alle radiazioni cosmiche.
All’interno del progetto europeo Horizon 2020 HARNESSTOM, vi è una sezione dedicata al Miglioramento partecipativo ed alla “Citizen science”, nella quale i cittadini-consumatori sono coinvolti in attività scientifiche con lo scopo di aumentare la loro consapevolezza verso i metodi di produzione e gli aspetti qualitativi dl cibo. Attraverso il Fascination of Plants Day, la nostra proposta mira a informare e incuriosire il pubblico di tutte le età sulla coltura e coltivazione del pomodoro attraverso attività volte a scoprirne la grande variabilità genetica, legata all’aspetto morfologico della pianta e dei frutti, allestendo un’esposizione di pomodori di forma e colori diversi e laboratori di approfondimento.
Le piante sembrano organismi immobili e strettamente ancorati al suolo mediante le radici, tuttavia possono spostarsi, nuotare ed effettuare movimenti specifici finalizzati alla ricerca delle condizioni ottimali per la crescita e la riproduzione. Questi movimenti sono il risultato della percezione e della risposta ai diversi stimoli ambientali (es. luce, gravità, disponibilità di acqua e nutrienti) dei diversi organi delle piante. Esempi di questi movimenti delle piante e della loro funzione in ambiente terrestre e spaziale saranno mostrati con attività pratiche e illustrazioni video.
Il biodeterioramento di monumenti storici e siti archeologici è un fenomeno che colpisce circa i 2/3i dell’eredità culturale del mondo. Agenti esterni come vento e pioggia, insieme all’azione dell’uomo, alterano le strutture murarie portando alla formazione di crepe in cui possono insediarsi microorganismi e piante superiori. Durante l’evento “Fascination of Plants Day” verranno illustrate le modalità di colonizzazione dei diversi organismi viventi sui materiali lapidei descrivendo i relativi danni e le potenziali tecniche di prevenzione e/o eradicazione delle piante.
Nella settimana dedicata alle Giornate Internazionale del Fascino delle Piante i ricercatori e i tecnici del Centro Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura di Roma, in collaborazione con il Parco Regionale dell’Appia Antica, vi aspettano.
Il grande fascino delle piante e la loro importanza per la nostra vita quotidiana saranno al centro della giornata che si svolgerà all’interno del campo Italus Hortus, dove sono collezionate le principali specie da frutto del mediterraneo. Un viaggio nel tempo in cui sarà possibile capire come coniugare passato, presente e futuro per un’agricoltura moderna e sostenibile. Si potranno toccare con mano gli strumenti e cimentarsi con le tecniche che la ricerca e la scienza mettono a disposizione della filiera frutticola per coniugare le diverse esigenze dal campo alla tavola.
Su prenotazione.
La postazione mostrerà sia la pratica del bonsai che quella meno nota dei kusamono, termine quest’ultimo che indica un’arte botanica giapponese atta alla composizione di erbe selvatiche e/o fiori in vaso, mostrando come tali pratiche non solo possano far riscoprire l’antica speciale connessione uomo-natura, ma come questa possa portare a reali benefici nella vita di tutti i giorni.
Il Sole è indispensabile per la vita delle piante, essendo il motore energetico che è alla base della fotosintesi. Per gli uomini il Sole è anche un orologio naturale, dal suo movimento in cielo e dalle ombre che proietta a terra è possibile determinare lo scorrere del tempo, le ore e le stagioni, fondamentali per le coltivazioni. I partecipanti potranno osservare il Sole con appositi filtri ed al telescopio, oltre che vedere in funzione alcuni orologi solari e salire sull’orologio azimutale-analemmatico nel giardino davanti la Reggia di Portici per essere, con la propria ombra, un indice dell’ora solare vera ed essere così parte integrante dell’orologio solare.
Le biotecnologie vegetali sono una preziosa risorsa sia per preservare e valorizzare la biodiversità delle piante che per puntare all’agricoltura del futuro che deve essere al passo con l’innovazione e volta alla qualità delle produzioni, alla sostenibilità delle risorse e all’uso alternativo delle piante. L’iniziativa prevede la realizzazione di mini-lab per la manipolazione in vitro delle piante e dei tessuti, per l’estrazione del DNA vegetale e per la visualizzazione delle “carte d’identità molecolari” di diverse varietà di specie ortive.
Le auxine sono ormoni vegetali coinvolti in diversi processi di crescita e sviluppo delle piante. La principale auxina di pianta è l’acido indolo-3-acetico (IAA). La sintesi di IAA da parte dei batteri che interagiscono con le piante è nota da molto tempo. Numerosi studi evidenziano che l’IAA prodotto dai batteri può agire come una molecola di segnalazione reciproca nelle interazioni microbio-pianta. Nel nostro mini-lab i visitatori potranno osservare l’effetto di batteri produttori di IAA sul fenotipo delle piante ospiti (riso e grano) ed effettueranno una misurazione dei livelli di IAA prodotti da questi batteri mediante un saggio colorimetrico.
Focus dell’attività proposta sarà far conoscere la biodiversità delle specie legnose da frutto e comunicare l’importanza della loro valorizzazione attraverso la conservazione e la caratterizzazione delle risorse genetiche di rilievo per l’agricoltura. Saranno proposte attività finalizzate al riconoscimento di alcune varietà di ciliegie campane e mini esperimenti per evidenziare e misurare le differenze di alcuni parametri significativi per i frutti quali: acidità, grado zuccherino, proprietà antiossidanti etc.
Il 90% delle piante spontanee e i 3/4 di quelle coltivate dipendono dall’impollinazione mediata da insetti. L’entomofauna pronuba comprende non solo le Api da miele (Apis mellifera L.) ma anche altri Apoidei come i Bombi, le Osmie, i Megachili, ed altri ordini come Coleotteri, Ditteri e Lepidotteri. Gli impollinatori, quindi, hanno un ruolo chiave nella regolazione dei servizi a supporto della produzione alimentare, della tutela degli habitat e delle risorse naturali.
Il mondo delle piante è un mondo pieno di colori! Durante questa giornata i ragazzi potranno partecipare ad un Mini-lab sui pigmenti di origine vegetale (quali xantofilla, carotene, antociani, clorofille), con uno sguardo alle applicazioni tintorie ed alle reazioni alle diverse condizioni di acidità: scopriamo insieme come realizzare in casa dei coloranti vegetali a partire da semplici ingredienti come frutta e verdura. Il pubblico potrà inoltre assistere ad un’esposizione interattiva di materiale fotografico e reale relativo ad insetti mimetici e non, per capirne le varie e complesse interazioni con le piante.
La Campania è una delle regioni italiane (e non solo) con la più ampia biodiversità di piante per l’alimentazione. Ci proponiamo quindi di raccontarla, dal seme al frutto, e di illustrare come essa, tra l’altro, può contribuire a rispondere ai cambiamenti climatici e alla sostenibilià dell’agricoltura. Saranno condotte attività per studenti ed adulti sulla difesa innovativa e sostenibile delle piante da malattie e parassiti. Esposizione della biodiversità vegetale di semi e piante ortive e di materiale illustrativo del progetto “AgroBiodiversità Campana: moltiplicazione, conservazione e caratterizzazione di risorse genetiche vegetali erbacee autoctone (ABC), finanziato dalla Regione Campania.
L’Erbario dell’Università di Torino raccoglie al suo interno una collezione di circa un milione di campioni vegetali essiccati, alcuni perfino risalenti alla metà del 1700, che documentano la flora piemontese e valdostana, ma anche le colture dell’Orto Botanico universitario e le raccolte effettuate nel corso delle prime esplorazioni botaniche extra europee.
Nell’ambito del Fascination of Plants Day 2022, sarà possibile accedere ai locali dell’Erbario e osservare il processo di digitalizzazione previsto all’interno del Progetto HERB TO CHANGE, sostenuto dalla Fondazione CRT, che permetterà di informatizzare diverse sezioni dei campioni conservati. Lo scopo principale sarà quello di rendere il patrimonio di dati racchiuso nelle sale dell’Orto Botanico di Torino fruibile in rete e di facile accesso a ricercatori e studiosi di erbari e collezioni vegetali di tutto il mondo.
Infine sarà illustrato il progetto HoloHerbarium, condotto in collaborazione con il Muséum National d’Histoire Naturelle di Parigi e l’IPSP del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Esso mostrerà come queste collezioni risultino essere una risorsa efficace ed innovativa per lo studio dell’evoluzione dei microorganismi associati ai campioni vegetali essiccati attraverso lo studio di tracce molecolari di DNA e proteine antiche.
Evento di presentazione del progetto che si terrà nell’Orto Botanico di Torino. Il progetto LIFE MycoRestore vuol dimostrare la fattibilità di una serie di pratiche forestali sostenibili basate sull’uso di risorse micologiche, a scopo esemplificativo in 305 ha di foreste mediterranee (in Italia, Spagna e Portogallo). LIFE MycoRestore contribuirà a mettere a punto metodologie di gestione atte a rendere le foreste più resistenti agli attacchi di parassiti e malattie, meno vulnerabili agli eventi naturali esacerbati dai cambiamenti climatici come siccità e incendi boschivi, e promuoverà un approccio gestionale maggiormente efficiente sotto il profilo delle risorse e dell’economia circolare per fornire un valore aggiunto a prodotti e beni connessi alla selvicoltura.
L’acqua è un elemento fondamentale per la vita sul nostro pianeta. Le piante che vivono in ambienti in cui essa è estremamente scarsa o, al contrario, estremamente abbondante hanno selezionato peculiari forme di adattamento. La presentazione illustrerà le specie più significative a questo riguardo unitamente agli ambienti in cui esse si rinvengono. Al termine della presentazione sarà organizzata una breve visita alla serra delle piante succulente e alle vasche delle piante acquatiche dell’Orto Botanico.
Su prenotazione.
Nella giornata dedicata al fascino delle piante, ed in concomitanza con la V edizione della Settimana della Biodiversità Pugliese, il personale dell’Istituto di Bioscienze e Biorisorse di Bari del CNR di Bari (IBBR-CNR) incontrerà studenti di scuola primaria per scoprire piante e fiori spontanei, sperimentare la diversità di alcune specie vegetali, e riflettere sull’importanza della salvaguardia della biodiversità in agricoltura e nella dieta alimentare. Le attività saranno svolte sia presso la scuola primaria 14° Circolo Didattico Re David, che presso l’IBBR-CNR di Bari.
su prenotazione
L’attività si colloca nel contesto dei sensori green, non tossici, eco-friendly, a basso costo, disseminabili e mimetici. In particolare la possibilità di utilizzare trasduttori basati su processi metabolici di piante e terreni ha messo in luce la possibilità di implementare veri e propri sensori viventi (living sensors).
Verrà mostrato lo studio di un sistema pianta-terreno al fine realizzare un dispositivo in grado di misurare grandezze fisiche di interesse. Tale soluzione è interessante per applicazioni variegate che includono il monitoraggio ambientale, beni culturali e spazi indoor e outdoor, benessere delle piante. I risultati ottenuti evidenziano infatti la rilevanza dell’approccio proposto, come contributo alla realizzazione della prossima generazione di sistemi di misura green per l’agricoltura intelligente e l’agricoltura 4.0.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Scopriamo insieme la lenticchia d’acqua, ad oggi la più piccola pianta a fiore conosciuta al mondo. Osserveremo insieme un microcosmo acquatico popolato da tante specie e impareremo a riconoscerle. Con l’ausilio di tavole botaniche, e studiando il codice a DNA di lenticchia c’acqua, scopriremo quanta biodiversità possa racchiudersi in pochi centimetri sul pelo dell’acqua. Inoltre, con l’aiuto di un microscopio andremo ad osservare curiosi dettagli, svelando il fascino di forme e colori o talvolta di piccole gemme e radici. Una vera e propria caccia ad un piccolo tesoro. Capiremo infine come grazie alla sua smisurata capacità di moltiplicarsi, lenticchia d’acqua possa essere coltivata per produrre in poco tempo biomassa di interesse agro-industriale
Negli ultimi anni si sta assistendo alla riscoperta delle aree castanili della Lombardia. Di grande importanza sono i castagneti da frutto che attualmente, in buona parte, riversano in uno stato di degrado ed abbandono. È necessario agire per valorizzare le risorse di questa specie e la sua multifunzionalità in modo da rilanciare la produttività di tali aree lombarde. Ma perché proprio il castagno? Perché questa specie ha potenzialità nascoste! La castagna possiede caratteristiche molto importanti: è ricca di amido e priva di glutine, ha un discreto contenuto di proteine ed è una fonte di acidi grassi. Attraverso un saggio colorimetrico andremo a scoprire il suo componente principale anche in altri alimenti. Nei momenti di pausa agli studenti verrà proposto un divertente indovinello.
Chi non ha mai sentito parlare del DNA? Il DNA è protagonista di molte notizie che compaiono sui giornali ed in TV. Ma che cos’è il DNA? Si allestirà un laboratorio per sperimentare come estrarre e osservare il DNA di un frutto oltre ad approfondire la conoscenza sulle sue funzioni.
La canapa da industria è da sempre coltivata per i numerosi prodotti che fornisce: fibra tessile, semi per olio e farina, infiorescenze per composti salutistici, componenti per la bioedilizia. Scopriremo insieme gli ingredienti sani e gustosi che i semi di canapa possono offrire alla nostra alimentazione e i numerosi composti utili per la nostra salute. Faremo insieme un esperimento di estrazione di olio dai semi, separandolo dalla farina, e mostreremo il contenuto in proteine di quest’ultima.
Perché è difficile assimilare attraverso la dieta il ferro presente in prodotti di origine vegetale? Perché esiste un composto, chiamato acido fitico, carico negativamente che “intrappola” il ferro, come altri cationi, e li rende difficilmente disponibili per il nostro organismo. In laboratorio abbiamo isolato dei fagioli, contenti una mutazione nel DNA che provoca una riduzione del contenuto di acido fitico e di conseguenza un aumento della disponibilità del ferro. Attraverso un saggio colorimetrico, impareremo a distinguere i fagioli mutanti dai normali. Inoltre, grazie alla genetica, impareremo a prevedere quanti fagioli mutanti ci aspettiamo da un incrocio tra una pianta di fagiolo normale e una pianta mutante.
Fascination of Plants Day è un evento da non perdere, che offre l’occasione di varcare le soglie dei centri di ricerca scientifica in ambito vegetale dietro l’angolo di casa. Partecipare a questo evento presso il CREA-GB di Montanaso Lombardo (Lo), centro di Genomica e Bioinformatica specializzato nella ricerca scientifica sulle specie orticole, significherà conoscere le piante a livello fenotipico e genotipico tramite visite guidate. Con il supporto dei ricercatori del CREA-GB le classi delle scuole secondarie scopriranno l’importanza della ricerca scientifica sulle piante. Durante l’evento saranno illustrate le principali tecniche di biologia molecolare applicate nel Centro e si potranno visitare i laboratori di coltura in vitro e di biologia molecolare, le camere di crescita, le serre e i campi. |
Il recupero dei residui delle piante per aumentare il contenuto di sostanza organica nel suolo e migliorare l’equilibrio degli eco-sistemi agricoli.
Il servizio CITES dell’Arma dei Carabinieri è un organo che tutela le specie di fauna e flora protette dalla Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (Washington). Il suo obiettivo è quello di controllare il commercio di piante o animali in quanto può provocare la distruzione degli ambienti naturali oltre che la rarefazione o l’estinzione delle specie stesse. Nell’ambito del Fascination of Plant Day, i Carabinieri Forestale presenteranno materiale divulgativo cartaceo, audio e video prodotto dai Carabinieri attinente la tematica.
Su prenotazione
Gli estratti dell’Artemisia annua detta “Sweet annie” furono utilizzati dall’antichità nella medicina tradizionale. Successivamente dal principio attivo vennero creati derivati chimici, usati come antimalarici. Oggi sono in corso gli studi per un potenziale utilizzo come antitumorali.
In mostra 33 delle 365 fotografie realizzate dalla performer e attivista polacca Cecylia Malik per il progetto 365 alberi.
L’artista si confronterà con Matteo Garbarino, docente di Ecologia Forestale del DISAFA, sul ruolo di cittadini e attivisti nella gestione del verde urbano, e non solo.
“Ogni giorno mi sono arrampicata su un albero diverso. L’azione è durata esattamente un anno. Ogni giorno ho cercato un albero con uno sfondo adeguato rispetto al contesto in cui si trova. Poi ho scelto i vestiti, che costituiscono la nota di colore”
A cura della prof.ssa Krystyna Roza Jaworska, con il sostegno dell’Istituto Polacco di Roma.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
In “Pane e Noci”, nuovo volume della collana VentoVeneto di Ronzani editore, Lucio Montecchio ci accompagna in un viaggio attraverso il Veneto di ieri e di oggi raccontando il drastico cambiamento che ha subito il territorio a partire dal secondo dopoguerra, frutto di una rapida e spesso traumatica industrializzazione. Tra aneddoti autobiografici, tradizioni ormai perdute, intermezzi scientifici e sociologici, espressioni dialettali, vivide descrizioni di persone reali alle prese con le piccole e grandi sfide della vita quotidiana, emergono tanto le opportunità offerte dalla modernizzazione quanto lo stravolgimento culturale prodotto nell’arco di poche generazioni, che ha sacrificato i legami innati con la terra e i ritmi che il vivere rurale richiede in nome del “tutto e subito”.
La narrazione lascia spazio ad una personale riflessione sulla crisi ambientale che contraddistingue il mondo contemporaneo, con la speranza che le giovani generazioni riescano a modificare la strada intrapresa da quelle precedenti, alla ricerca di un migliore equilibrio fra l’essere umano e un ambiente che non appartiene a noi, ma a cui noi apparteniamo.
La scelta di prodotti vegetali è la chiave per rendere la nostra alimentazione sostenibile, oltre che sana. Durante una chiacchierata informale con ricercatrici e ricercatori del CREA si parlerà di domesticazione, di sostenibilità, di corretta alimentazione, di scelte consapevoli.
La diretta streaming si potrà seguire ai seguenti link: https://www.facebook.com/sapermangiare.mobi oppure https://www.youtube.com/c/CREARicercadavedere/featured
Visita guidata dell’Orto Botanico dell’Università di Torino, con particolare attenzione alla collezione di piante tropicali ospitata nelle serre.
Durante la visita si porterà a conoscenza dei partecipanti della recente costituzione della rete degli Orti Botanici Piemontesi, delle loro collezioni e saranno invitati i visitatori a scoprire gli altri Orti durante la stagione estiva.
Visita guidata del Giardino Botanico Rea, con particolare attenzione alla collezione di piante insettivore ospitata nella serra tiepida.
Ai visitatori si illustreranno anche le collezioni degli altri Orti e Giardini Botanici aderenti alla Rete, con l’invito a visitarli tutti nel corso della stagione estiva.
Percorso
Il CREA-Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente, con la collaborazione di Esapolis, il Museo degli insetti della Provincia di Padova, aderisce alla sesta edizione del Fascination of Plants Day, e il 18 maggio 2022 aprirà al pubblico il proprio gelseto, situato presso il laboratorio di gelsibachicoltura di Padova, dove sono conservate 60 varietà di gelso per la produzione di foglie destinate agli allevamenti del baco da seta.
Dopo una presentazione introduttiva presso Esapolis, i visitatori verranno accompagnati in un percorso tra i gelsi dove ne scopriranno le diverse specie e varietà, nonché le molteplici risorse che rendono questa pianta una delle più preziose che l’umanità conosce. Il gelso, infatti, non è solo l’alimento del baco da seta, ma è una apprezzata fonte di fibre, di legno, di frutti, di principi nutrizionali medicamentosi.
In quel periodo i gelsi saranno in piena fruttificazione, e si potranno quindi raccogliere, gustare e apprezzare le more nella loro gamma di dimensioni e colori. Saranno inoltre allestiti laboratori dimostrativi sulla bachicoltura, la lavorazione della seta, le proprietà gastronomiche e medicinali, e per i piccoli visitatori anche atelier ludico-artistici.
Su prenotazione: clotilde.righi@crea.gov.it
Le piante spontanee o coltivate si possono annoverare fra le più grandi viaggiatrici di tutti i tempi.
Le quattro specie che furono fra le prime e le principali protagoniste della rivoluzione neolitica (frumento, riso, mais e soia) sono oggi coltivate nei cinque continenti.
Scopriamo le avventure dei loro viaggi con gli studenti dell’indirizzo Agrario con spiegazioni condotte da loro e presentate al pubblico
nell’Azienda Agraria e nel laboratorio di Chimica Agraria . Il convegno: “Le piante agrarie: viaggiatrici per caso e per necessità”,
in collaborazione con Agrarian Sciences, aprirà la giornata.
Il viaggio continuerà con una visita virtuale dal MULSA (Museo di storia
dell’agricoltura) a cura del prof. Luigi Mariani.
Immaginate un tour nell’Orto botanico per vedere gli alberi monumentali, le fioriture stagionali, le collezioni; immaginate di poterlo fare con una macchina elettrica attrezzata anche per il trasposto di carrozzine, in piena sicurezza.
L’evento è rivolto alla cittadinanza, senza particolari distinzioni di fasce di età. L’ingresso dell’Orto è libero per l’intera giornata (10-18) e si organizzano visite guidate con la macchina elettrica (6€, ma gratuita per persone con disabilità e accompagnatori)
È necessario prenotarsi al numero 055 2756444 da lunedì a venerdì, ore 9-13 oppure scrivendo una mail a edu@sma.unifi.it
Evento per tutti. Quinta edizione del concorso fotografico a tema botanico, bandito dall’Orto e Museo Botanico del Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Pisa. La presentazione di tutte le foto meritevoli e la contestuale premiazione della foto vincitrice, avverrà presso l’Orto e Museo Botanico dell’Università di Pisa, nel pomeriggio di mercoledì 18 Maggio 2022. A partire da quella data, sarà allestita una mostra temporanea, presso la struttura, che esporrà tutte le foto meritevoli.
All’interno della mostra “GUSTO! Gli italiani a tavola. 1970-2050” è presentata la storia del nostro paese attraverso i piatti della nostra cucina: l’esposizione non si ferma al 2022, ma arriva a immaginare le innovazioni che ci aspettano.
L’attualità però ci riporta notizie preoccupanti, i proclami degli esperti spaventano e le prospettive non sembrano rosee. Cosa stiamo facendo per l’alimentazione del futuro e quanto le Piante saranno al centro di questo percorso?
Dobbiamo immaginarci di mangiare un cibo “da astronauti”, liofilizzato, imbustato e scientificamente preparato,
oppure esaminare prodotti agricoli realizzati con nuove tecnologie, ricchi in nutrienti e che potrebbero anche essere addizionati di vitamine e fortificati? Zero Srl con la collaborazione dell’Università di Padova prova a rispondere a questo quesito con la sua innovazione tecnologica nel settore delle agricolture verticali e fuori suolo. Durante la giornata, dalle ore 15 alle 18, sarà presente in mostra un agronomo di Zero a disposizione per raccontare e spiegare la nascita di questo nuovo settore produttivo. L’evento è aperto a tutte le tipologie di pubblico. L’accesso a “Gusto! Gli italiani a tavola. 1970 -2050” è a pagamento, ma mostrando questa schermata o la stampa della stessa in biglietteria, avrete diritto all’ingresso in mostra a tariffa ridotta.
Escursione nel bosco e nel prato (lungo il Sentiero natura del fiore) per conoscere più da vicino il mondo dei fiori e degli insetti impollinatori.
Osservazione in natura delle diverse forme e colori dei fiori, evidenziandone la specularità e i meccanismi di coevoluzione con gli apparati boccali degli insetti impollinatori. Riconoscere le specie floristiche presenti con guide multimediali e cartacee ed esaminarle al microscopio binoculare. Visita all’arnia didattica e laboratori di osservazione e riconoscimento al microscopio binoculare di api e di alcuni insetti pronubi; analisi della loro morfologia, alimentazione, abitudini e ruolo ecologico e gioco di ruolo finale con i partecipanti.
Conferenza sugli alberi monumentali con il caso studio dell’Etna che nonostante il disturbo antropico e vulcanico possiede un patrimonio di alberi monumentali con esemplari da primato.
Verranno illustrati gli esemplari censiti sul vulcano evidenziandone la specie botanica, le dimensioni e la collocazione nel contesto della vegetazione circostante, degli eventi vulcanici e dell’eredità culturale che rappresentano.
Il giorno dopo verrà effettuata un’escursione sul versante orientale dell’Etna con partenza e ritorno a Milo che permetterà di conoscere alcuni degli esemplari più cospicui e interessanti, come l’Ilice di Carrino o il Cerro di Monte Fontane e altri meno noti.
Le attività sono aperte a tutti con un target rivolto ad escursionisti, cultori dell’Etna, comunità locale, studenti e famiglie
Conferenza (27 maggio): Centro Servizi del Comune di Milo sotto Piazza Belvedere
Escursione (28 maggio): Raduno nella piazza Abate Meli a Fornazzo frazione di Milo con auto propria (max 50 partecipanti)
La lunghezza del percorso è di circa 7 km (solo andata, per il ritorno si organizzerà una navetta per ritornare alle auto), con salite moderate e qualcuna più ripida, di difficoltà media (durata 7 ore circa soste comprese) . Equipaggiamento consigliato: scarpe da trekking, abbigliamento a strati, cappellino, colazione a sacco, acqua
L’evento è rivolto alla cittadinanza ed ha lo scopo di divulgare le conoscenze sulla biodiversità locale, nonché di sottolineare l’importanza del coinvolgimento del comune cittadino nella comprensione e valorizzazione del nostro patrimonio naturale anche attraverso esperienze pratiche.
Giornata a tema rivolta a studenti di Istituti tecnici agrari con visite guidate alla mostra fotografica permanente sulle Orchidee spontanee, alla collezione di Hydrangea, alle serre e ai laboratori della sede. Illustrazione delle diverse attività di ricerca della sede. Ai partecipanti sarà consegnata una copia del libro VerdeCittà edito nell’ambito del progetto omonimo per il verde urbano.
Sistemi digitali e sensori per scoprire e controllare il mondo delle piante e la loro crescita.
Le risorse genetiche vegetali autoctone: Conservazione a tutela della biodiversità.
Illustrazione dell’Oasi naturalistica “Frassineto”: i sentieri, le specie arboree del bosco, la civiltà silvo-pastorale.
Area archeologica Antica Abellinum (Atripalda, AV): un ecosistema culturale a sostegno della Comunità. Presentazione delle attività integrate attuate nell’area archeologica (sistemi di indagine sul suolo, monitoraggio della vegetazione, scavi archeologici)
Progetto Sperimentale per la produzione di piante micorrizate con specie autoctone di tartufo della Campania”
Le piante micorrizate: osservazioni al microscopio
La ricerca dei tartufi
Degustazione di preparazioni a base di tartufo
In collaborazione con: Regione Campania – Ufficio Centrale Foreste – Associazione Uni-Sapori – Associazione Tartufai Regione Campania
Progetto di recupero dei melograni antichi: coltiviamo superfrutti e ne conserviamo le virtù.
Chi conosce le piante infestanti? Ma… cosa sono le piante infestanti? E le piante spontanee? Si, insomma… le erbacce!!!
In occasione del giorno del fascino delle piante, i gruppi di malerbologia dell’IPSP-CNR e di orticoltura del DAFNAE-UNIPD di Legnaro propongono delle attività per conoscere il mondo delle “erbacce” da diversi punti di vista. I laboratori sono pensati per ragazzi delle elementari ai quali chiederemo di partecipare ad alcuni laboratori per conoscere il lato positivo delle piante infestanti: alcune producono fiori che colorano i campi in primavera (tarassaco, papavero, centaurea, achillea), alcune sono commestibili e possono essere utilizzate per preparare sfiziosi piatti (ortiche, bruscandoli, carletti, aglio orsino)… alcune hanno tutte queste caratteristiche e altre proprietà che scopriremo nei laboratori che verranno proposti.
Programma:
– Tutti insieme… conosciamo le piante spontanee: un piccolo excursus fra le piante spontanee alimentari più comuni che popolano il Veneto
– A piccoli gruppi…
• Cooking mama: laboratorio di cucina dove faremo delle piccole preparazioni con erbe spontanee raccolte nei nostri campi
• facciamo le “Seed ball”: costruiremo piccoli ornamenti utilizzando i semi delle piante spontanee/infestanti
• piccoli scienziati crescono… estraiamo il DNA dalle piante spontanee: chi ha detto che per estrarre il DNA bisogna essere degli scienziati? A volte bastano piccoli reagenti che troviamo anche nella cucina di mamma!
– Colture in vitro per ridurre il fenomeno della erosione genetica
– Meccanismi genetici di tolleranza e adattamento delle piante ai
cambiamenti climatici
Su prenotazione. Si consiglia di contattarci con un messaggio di posta elettronica
(aleone@unisa.it) e non telefonicamente
Da sempre l’uomo ha utilizzato le piante a scopo terapeutico in quanto fonti di principi attivi.
Sarà illustrato il percorso di ricerca che, dalla pianta medicinale, attraverso metodiche estrattive, conduce all’isolamento ed alla caratterizzazione strutturale di metaboliti vegetali dotati di attività biologica.
Realizzazione di semplici preparazioni da piante officinali e relative indicazioni d’uso.
L’evento sarà a cura di docenti e studenti del Corso di Laurea in Tecniche Erboristiche.
L’attività sarà svolta in collaborazione e con il patrocinio della Cattedra UNESCO di Salerno “Plantae Medicinales Mediterraneae” e avrà come scopo la divulgazione e la dimostrazione del Recupero di bioattivi da biomasse vegetali Mediterranee, anche ottenute come scarto dalle filiere agro-alimentari, attraverso tecnologie avanzate per la valorizzazione come ingredienti per prodotti ad alto valore aggiunto per il settore cosmetico e nutraceutico.
Esposizione di parti di arnie (telai di covata, melari) e descrizione della struttura della colonia di Apis mellifera.
Comparazione delle caratteristiche organolettiche di differenti mieli uniflorali.
Esposizione di piante nettarifere spontanee e coltivate e di altri prodotti dell’ alveare di origine vegetale.
Su prenotazione.
Il mondo dell’invisibile e la possibilità di cogliere i particolari intimi degli oggetti o degli esseri viventi che circondano ha da sempre affascinato e intrigato l’uomo. Gli strumenti che permettono al nostro occhio di osservare i particolari e le bellezze delle forme viventi, e non sono i “microscopi”. I principali microscopi utilizzati nei laboratori sono il microscopio ottico convenzionale e lo stereomicroscopio. La principale differenza fra i due strumenti consiste nell’immagine che l’occhio percepisce: piatta o tridimensionale. Il microscopio convenzionale permette di osservare il campione attraverso un’unica direzione e pertanto l’immagine apparirà piatta, bidimensionale e senza volume. Lo stereomicroscopio permette invece un’osservazione tridimensionale del campione.
L’attività di laboratorio prevede la partecipazione attiva e in autonomia dei partecipanti. Dopo una breve introduzione all’uso dei microscopi e sull’allestimento dei vetrini, i partecipanti saranno supportati nell’osservazione in vivo allo stereomicroscopio di differenti strutture vegetali (semi, polline, fiori, etc.), e nell’allestimento di vetrini e osservazione al microscopio ottico (cellule vegetali, organuli cellulari, strutture anatomo-istologiche degli organismi vegetali superiori, etc.).
Su prenotazione.
Le piante mostrano un’incredibile varietà di adattamenti alla vita in ambienti estremi e sono i principali artefici della trasformazione dell’ambiente verso condizioni meno severe, favorendo la successiva colonizzazione da parte di specie più esigenti. Dalle alofite alle xerofite, dalla vegetazione di rupe a quella di palude, questa esperienza rappresenta un viaggio tra gli angoli più difficili della Terra, dove la presenza stessa della vita rappresenta una sfida che sembra impossibile.
Attraverso una mostra fotografica sulle piante adattate alla vita in ambienti estremi e osservazioni al microscopio ottico di organismi pionieri, saranno illustrati i principali adattamenti ecologici che permettono la colonizzazione di aree inospitali.
Su prenotazione.
Con la nostra attività si poniamo l’obiettivo di far conoscere all’intera collettività le azioni legate alla certificazione delle sementi. Quali controlli ed analisi esse subiscono prima di essere poste in commercio, quale l’iter che occorre percorrere per ottenere un buon seme e una sua perfetta tracciabilità.
L’attività di un giardino storico non si esaurisce nella semplice fruizione turistica del Sito. Didattica, sperimentazione e divulgazione botanica sono argomenti che possono essere opportunamente svolti. Il caso emblematico del Giardino della Minerva a Salerno.
Presentazione dei prodotti agricoli di “eccellenza” della Regione Campania, in particolare delle colture agrarie coltivate nella fertile Piana del Sele, tra cui i prodotti IGP “Carciofo di Paestum”
Semina di piante ortive, osservazione della crescita e sviluppo delle piantine e dell’apparato radicale, composizione del suolo.
Le piante producono cibo, legno, carburante, vestiti, carta, fiori e l’ossigeno che respiriamo. Il futuro dell’agricoltura e dell’economia, ma anche la tutela della salute e dell’ambiente, dipendono dalla ricerca sulle piante. I ricercatori del CREA-GB di Roma incontreranno gli studenti dell’Istituto tecnico agrario per parlare di come l’osservazione delle piante ha ispirato Mendel ad elaborare le sue famose leggi che hanno segnato la nascita della genetica e di come le moderne biotecnologie possono aiutare l’uomo a fare ciò che ha sempre fatto: migliorare le piante che coltiva.
Il CREA-OF, sede di Monsampolo del Tronto (AP) in occasione del FoPD 2022 organizza in sinergia con l’Agenzia per i Servizi nel Settore Agroalimentare delle Marche (ASSAM), una giornata divulgativa aperta agli Istituti Secondari di 2° grado ad indirizzo agrario della Regione Marche. L’evento è finalizzato ad evidenziare il ruolo fondamentale delle piante per l’uomo e l’ambiente e a promuovere l’importanza della Biodiversità agraria, la sua conservazione ex situ nella Banca del Germoplasma e la sua valorizzazione e impiego nei programmi di miglioramento genetico. Nel caso fosse possibile organizzare l’evento in presenza, saranno previste una breve esposizione in aula e una visita guidata ai campi, alla Banca del Germoplasma e ai laboratori chimico e biotecnologico del CREA-OF.
Gli scienziati dell’Università e del CNR di Bari, esperti nei settori delle scienze vegetali e dell’agricoltura sostenibile, incontrano un pubblico di alunni e docenti delle scuole cittadine (limite massimo di partecipanti già raggiunto). Filo conduttore della giornata sarà quello di illustrare come le attività di ricerca svolte presso il Museo Orto Botanico dell’Università di Bari (ortobotanicoitalia.it/puglia/bari/), l’Istituto per la protezione Sostenibile delle Piante (ipsp.cnr.it) e l’Istituto di Bioscienze e Biorisorse (ibbr.cnr.it) del CNR contribuiscano al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. La presentazione delle ricerche svolte, davanti a pannelli illustrativi ed attività pratiche, inserirà dunque le iniziative dei ricercatori baresi nel contesto di una nuova consapevolezza globale sulla necessità di proteggere la salute e la biodiversità delle piante con le ambiziose finalità di porre fine alla fame, ridurre la povertà, tutelare l’ambiente e dare impulso allo sviluppo economico sostenibile.
Su prenotazione.
Attività di Educazione Ambientale rivolta alle classi di Scuola Secondaria di Primo grado del territorio dei Nebrodi.
Durante l’incontro con i ragazzi, col supporto di materiali multimediali, verranno trattati si seguenti temi:
Le Stagioni dell’Albero;
Come riconoscere un Albero;
Uomini e Alberi: Vite Parallele;
Alberi Monumentali del Parco dei Nebrodi.
WEBINAR intitolato “Piante e tecnologia: robot bioispirati, esplorazione spaziale e medicina rigenerativa»
Modera l’incontro il Prof. Antonio Montagnoli – Università dell’Insubria
PROGRAMMA
La robotica suggerita dalle piante e dalla natura
Dott.ssa Emanuela del Dottore – Istituto Italiano di Tecnologia
Le piante nei sistemi biorigenerativi di supporto alla vita nello Spazio
Prof.ssa Veronica De Micco – Università degli Studi di Napoli Federico II
I biomateriali di origine vegetale ed il loro uso nella medicina rigenerativa
Dr. Domingo Guido – Università degli Studi dell’Insubria
ingresso libero
su prenotazione
Durante il mese di maggio ed in particolare nella settimana del “Fascination of Plant Day” verranno realizzati servizi televisivi, collegamenti, interviste e video con alcuni Amministratori dei Comuni di Bella Sicilia che ponendosi come voce delle piante presenti nei loro paesi, racconteranno le difficoltà ma anche i progetti a tutela del verde. Una formula inusuale che sarà utile la per sensibilizzare gli utenti ad un mondo più verde. I Comuni aderenti sono ALCARA LI FUSI, BROLO, BOMPIETRO, CASTROREALE, CASTEL DI LUCIO, CEFALU’, FORZA D’AGRO’, FLORESTA, GANGI, GERACI SICULO, GIOIOSA MAREA, ISNELLO, LERCARA FRIDDI, MISTRETTA, MONTALBANO ELICONA, MOTTA D’AFFERMO, PALAZZOLO ACREIDE, PETTINEO, ROCCAFIORITA, ROCCAPALUMBA, RODI MILICI, SAN MAURO CASTELVERDE, SANTA MARGHERITA DI BELICE, SANTO STEFANO DI CAMASTRA, SAN MARCO D’ALUNZIO, SAN PIERO PATTI, SAVOCA, PETRALIA SOPRANA, PETRALIA SOTTANA, POLLINA, TUSA, VALGUARNERA CAROPEPE, VICARI. Il Circuito Bella Sicilia è una rete di paesi di varie province siciliane; E’ presente in televisione e sui maggiori social network dove i gruppi e pagine di Bella Sicilia superano il milione di followers da tutto il Mondo.
La visita guidata con la Curatrice porterà alla scoperta delle collezioni botaniche e dei diversi ambienti presenti nel Giardino Botanico, con una immersione nella biodiversità. Lungo il percorso si osserveranno le piante che più incuriosiscono i visitatori: le specie medicinali e velenose; le piante mellifere, cioè ricche in nettare, per l’alimentazione degli altri insetti impollinatori; le insettivore, spiegando i metodi di “caccia” queste originali protagoniste del mondo vegetale. E poi, le piante spontanee dei nostri ambienti, le collezioni di ornamentali, quali Iris e Fuchsie, le specie tropicali e le desertiche, coltivate in serra. |
Tutte le volte che mettiamo un seme nel terreno operiamo una scelta “genetica” e se esiste un’agricoltura senza chimica, senza suolo o anche senza la luce solare, non può esistere una agricoltura senza genetica. Capire come i geni determinano la crescita delle piante e la qualità del nostro cibo è l’obiettivo di un percorso didattico che condurrà i visitatori “sulle orme di Mendel”.
Nei campi e laboratori del Centro di Ricerca sarà possibile vedere dal vivo la biodiversità dei cereali, ed imparare come si studiano i “geni” e si selezionano le piante capaci di affrontare i cambiamenti climatici e garantire un’agricoltura sostenibile.
L’iniziativa è rivolta a studenti di vari livelli, appassionati, cultori della materia.
I ricercatori dell’IBBA terranno quattro seminari divulgativi:
1) “La scienza nel piatto: OGM e modificazione genetica in agricoltura” – dott. Massimo Galbiati
2) “Quanta acqua mangi? Impronta ecologica e sostenibilità delle nostre abitudini alimentari” – dott. Massimo Galbiati
3) “Mangiare meglio, mangiare tutti: il contributo della scienza nel nutrire sette miliardi di persone in un pianeta che sta cambiando” – dott.ssa Emanuela Pedrazzini
4) “Le piante come sistema modello in ricerca medica” – dott. Pietro Roversi
La Tavola Rotonda è un evento che viene organizzato annualmente dal Corso di Laurea in Tecniche Erboristiche. Questa è la diciannovesima edizione e si svolgerà di nuovo in presenza. L’evento è rivolto agli studenti del Corso di Laurea e a esperti del settore. La professione del tecnico erborista è infatti anche rivolta agli aspetti della salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità per poter rispettare e apprezzare le piante in tutti i loro aspetti. I relatori, con profili professionali ed esperienze diverse, porteranno il loro contributo per meglio comprendere e discutere insieme le sfide e le opportunità professionali e imprenditoriali per il Tecnico Erborista. |
La Giornata del “Fascino delle Piante” 2022 viene celebrata anche nel corso della Settima edizione, primaverile, di Hortus Ostuni. Appuntamento nella Villa Comunale “Sandro Pertini” con tanti espositori che trattano di giardinaggio, orticoltura, fiori, prodotti per il verde e tutti gli articoli ad esso dedicati. Ingresso gratuito dalle ore 9,00 alle ore 20,00. Tra gli eventi proposti, mostre, conferenze, presentazioni di libri e laboratori didattici. In questo atteso contesto, il Concorso fotografico “Obiettivo verde” intende offrire un’occasione per guardare alle piante con partecipazione emotiva e per trasmettere, attraverso la fotografia, quanto ci affascina del mondo vegetale.
Le migliori fotografie partecipanti al concorso saranno selezionate da una giuria di esperti e proposte al pubblico di Hortus Ostuni. Nel corso dell’evento ci sarà spazio per la premiazione delle migliori opere.
Info: https://www.facebook.com/events/963429807694329?ref=newsfeed; https://www.facebook.com/AFNIPuglia
Nell’ambito della prima edizione di Pane e Olio presso il CREA- Viticoltura ed Enologia di Velletri (RM) i ricercatori partecipano al Fascination of Plants Day accompagnando il pubblico in visita alla manifestazione con visite guidate al giardino storico della Cantina Sperimentale e ai campi sperimentali dell’azienda del Centro, per raccontare una storia iniziata 130 anni or sono per volere di Menotti Garibaldi. Sono previste degustazioni di oli e vini proposte dai produttori locali, laboratori ludici per bambini, corsi di assaggio, convegni e presentazione di libri.
Quando si guarda attentamente un fiore chi non rimane affascinato dalla profondità e delicatezza dei suoi colori e dai suoi profumi intensi? I fiori sono sempre stati uno dei regali preferiti dei bambini alla propria mamma o degli uomini alle donne in passato, oggi con il cambio culturale in atto, sono diventati un regalo per chiunque in composizioni dalle più ardite alle più minimaliste.
Ma qual’è il nesso tra Scienza e fiori/piante?
Gli animatori scientifici del Festival della Scienza, grazie ai due enti di ricerca in Floricoltura di Sanremo vi spiegheranno questa relazione. I visitatori si troveranno a fare delle vere e proprie ibridazioni di piante ornamentali, nel contesto di un territorio storicamente vocato alla floricoltura per l’ottenimento di nuove varietà, e potranno realizzare un substrato agarizzato per la semina e la propagazione in vitro delle piante. Potranno altresì scoprire una fetta di storia del territorio, quella della floricoltura nella Riviera dei Fiori e dei suoi principali protagonisti.
In occasione del Plant day 2022 il gruppo fotografico Fotografia a Tema su FB presenta il TEMA 08/2022 : IL FASCINO DELLE PIANTE – PLANT DAY 2022.
Il contest richiede l’iscrizione gratuita al gruppo, e la pubblicazioni di max 3 fotografie scattate con qualsiasi mezzo e di qualunque genere fotografico – dettaglio, foto in studio, minimal, concettuale, ecc raffigurante una pianta, un fiore un immagine legata esclusivamente al mondo della flora
Inizio Contest: LUNEDI’ 02/05/2022 ORE 8.00
fine Contest: VENERDI’ 13/05/2022 ORE 21.00
– Votazione : GIURIA/GIUDICE UNICO che sceglierà, insindacabilmente, la foto vincitrice che sarà la copertina per la durata del contest successivo, tutte le foto prescelte saranno pubblicate nella pagina Racconti d’autore. Il contest è gratuito e non prevede compensi.
Chi è interessato a partecipare è invitato ad iscriversi al gruppo. L’iscrizione è gratuita e volontaria, si tratta di un gruppo amatoriale di più di 3000 persone il cui scopo è la condivisione della passione fotografica. I vincitori del contest non riceveranno premi in denaro e accettano le regole del gruppo inserite nella pagina principale.
L’evento si inserisce nelle attività del progetto “A scuola di scienza: il mondo vegetale tra biorisorse e biotech”, nato dalla collaborazione tra gli insegnanti del Liceo scientifico Alessi di Perugia e alcuni ricercatori del CNR-IBBR di Perugia con le seguenti finalità:
• Trasferimento di conoscenze di biologia molecolare, genomica e biotecnologie a studenti del quinto anno di liceo scientifico e loro insegnanti e svolgimento di esperimenti scientifici in laboratorio, anche come orientamento verso l’imminente scelta del percorso universitario.
• incremento delle attrezzature e potenzialità didattiche del laboratorio di scienze del Liceo
Il progetto è sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia
La ricca e affascinante storia di Termoli la rende unicum nel paesaggio molisano, e questo si accompagna anche con la sua interessante vegetazione. Nonostante i secoli di attività antropica, questa città costiera conserva numerosi retaggi della sua vegetazione originale, da quella delle dune passando alle paludi fino alle piante che si abbarbicano sulle mura del centro antico. Questo percorso, aperto a tutti, accompagna i visitatori a scoprire Termoli con una prospettiva diversa, raccontandone non solo la storia ma anche l’evoluzione del paesaggio come ci vieneto dalle piante, sia quelle locali che sono testimonianze di un retaggio antico sia quelle giunte negli ultimi secoli e che raccontano della pervasiva presenza dell’uomo.
L’evento è rivolto ad un pubblico di tutte le fasce di età.
Evento scientifico/divulgativo inerente l’utilizzo delle Nature-based Solutions nelle aree mediterranee.
Le piante spontanee o coltivate si possono annoverare fra le più grandi viaggiatrici di tutti i tempi. Le quattro specie che furono fra le prime e le principali protagoniste della rivoluzione neolitica (frumento, riso, mais e soia) sono oggi coltivate nei cinque continenti. Scopriamo le avventure dei loro viaggi con gli studenti dell’indirizzo Agrario con spiegazioni condotte da loro e presentate al pubblico nell’Azienda Agraria e nel laboratorio di Chimica Agraria . Il convegno: “Le piante agrarie: viaggiatrici per caso e per necessità”, in collaborazione con Agrarian Sciences, aprirà la giornata. Il viaggio continuerà con una visita virtuale dal MULSA (Museo di storia dell’agricoltura) a cura del prof. Luigi Mariani. |